Mississippi

L’origine del nome dello stato del Mississippi si deve ad una parola indiana nativa che significa “grande fiume”, in riferimento all’omonimo Mississippi River che attraversa la regione per poi gettarsi nelle acque del Golfo del Messico. Nonostante sia uno degli stati più bistrattati, il Mississippi è allo stesso tempo uno di quelli che più sono entrati nel mito: i grandi campi di cotone, le lunghe strade di campagna, i battelli a vapore e  la musica blues saranno i leitmotiv che ti accompagneranno alla scoperta dello “Stato delle Magnolie”. Il Mississippi porta più di ogni altro stato americano i segni della Guerra di Secessione, tanto che ancora oggi sulla bandiera campeggia il simbolo degli Stati Confederati d’America. A Vicksburg potrai visitare l’enorme campo di battaglia del National Military Park e le tombe bianche a perdita d’occhio di 17.000 soldati della Confederazione. Per un tuffo nel passato fino a prima della guerra civile la Natchez Trace Parkway ti condurrà appunto a Natchez, caratteristica cittadina con numerose residenze private in stile coloniale che in primavera e autunno aprono le porte ai visitatori creando un vero e proprio pellegrinaggio! La vera chicca del paese è però il “Mammy’s Cupboard”, curioso ristorantino a forma di gigantesca Mammy, lo stereotipo della tata afroamericana degli Stati del Sud. La regione che più esprime la cultura americana e soprattutto blues è quella del Delta del Mississippi, che ha il suo fulcro a Clarksdale, dove tutto l’anno si svolgono diversi festival di musica blues. La musica fa da padrona anche a Tupelo, città natale del re del rock n’ roll Elvis Presley, la cui casa dove visse in gioventù è ora un museo, da cui non potrai uscire senza aver prima acquistato il famoso cestino da picnic di Elvis! La zona della Gulf Coast offre uno scenario da classica villeggiatura, con le lunghe spiagge bianche di Biloxi e il suo lungomare fiancheggiato dai casinò dove si riuniscono tutti i giocatori d’azzardo del Sud.