Distretto di Columbia
Distretto di Columbia


Ma…che cosa ci fa la testa di Darth Vader su una delle torri della Cattedrale di Washington? E come se non bastasse ci sono anche un procione e un uomo con l’ombrello! Se pensavi che la capitale di una superpotenza come gli Stati Uniti fosse solo un insieme di noiosi edifici governativi dovrai ricrederti. Washington DC è innanzitutto una città cosmopolita dove si concentrano talenti da ogni parte del mondo, storia e simboli nazionali a profusione. Edificata lungo il fiume Potomac su una parte di territorio ceduta dal Maryland, la Capitol City si trova al centro dei tredici stati originari ed è la sede di tutti gli organi di governo americano. Luogo simbolo della città e della democrazia, dove Martin Luther King iniziò il suo celebre discorso con “I have a dream”, è il National Mall, i 3 Km di prato con il lunghissimo specchio d’acqua dominato dall’obelisco del Washington Monument. Dal Reflecting Pool si scorgono gli edifici bianchi tipici di Washington, la statua del presidente Lincoln fuori dal Lincoln Memorial e alcuni complessi museali. I musei Smithsonian offrono talmente tante collezioni, tutte gratuite, da poterne esporre solamente l’1% per volta, da navicelle spaziali a prestigiose opere d’arte, da reperti archeologici a calamari giganti. Percorrendo l’intero Mall si arriva a Capitol Hill, dove sorgono il Campidoglio, con la sua emblematica cupola bianca, il palazzo della Corte Suprema e la prestigiosa Biblioteca del Congresso, con i suoi 29 milioni di volumi. Al 1600 di Pennsylvania Avenue potrai passeggiare su e giù davanti ai cancelli della Casa Bianca, dove insieme ai turisti vedrai pacifisti intenti a manifestare e veterani, e non solo, che fanno il saluto militare. Il motto di Washington non poteva che essere “Justitia Omnibus”, giustizia per tutti. Non la pensano così proprio i suoi cittadini che, pur pagando le stesse tasse dei loro connazionali, non hanno rappresentanti al Congresso con diritto di voto ed esprimono il loro dissenso con il motto “Taxation without Representation”.